ID 085
Nome comune Pino d'Aleppo
Nome scientifico Pinus halepensis
Altre specie P. sylvestris; P. radiata; P. pinaster; P. nigra; P. pinea; P. strobus; P. brutia; P. cembra; P. laricio; P. mugo
Famiglia Pinaceae
Foto pianta    
Descrizione Il genere Pinus comprende oltre 120 specie di alberi o arbusti sempreverdi, rustici, eliofili, si adattano a vari terreni. Le foglie aghiformi sono riuniti in gruppi di 2, 3 o 5 (raramente 1, 4 o più aghi, a seconda della specie) che nelle piante adulte sono inserite su corti rametti detti brachiblasti. Se ne conoscono numerose specie presenti dai litorali marini fino all'alta montagna. Altre specie ampiamente utilizzate come ornamentali sono: P. radiata, P. pinaster, P. nigra, P. pinea., P. strobus.
Fusto Contorto, spesso inclinato, molto ramificato, chioma lassa, ombrelliforme; corteccia grigia o rosso-bruna, fessurata.
Foglie Sempreverdi, aghiformi, riunite a due, di circa 6-15 cm, lineari, verde-chiaro.
Fiori Infiorescenze unisessuali: i coni maschili sono ascellari, gialli o rosati riuniti numerosi alla base dei nuovi getti; i femminili, all'apice dei nuovi getti, rosa o porpora.
Frutti Secchi (coni o pigne), solitari o a due, ovali di 5-10 cm su un corto peduncolo, liberano semi alati di 1,5-2 cm.
Stagione fioritura Maggio; giugno
Stagione frutti Primavera di due anni successivi
Effetto avverso
Parte
Organo bersaglio
Modalità
Sintomi o Effetti
Aspetti fitosanitari La pianta, inizialmente adoperata come barriera frangivento lungo i litorali, ha trovato un ampio impiego anche ai bordi dei viali e nei giardini evidenziando, nel tempo, una serie di criticità per l'utilizzo nell'ambiente cittadino. Il suo apparato radicale superficiale è spesso causa di sradicamenti quando sottoposta a forte vento; le sue radici creano alterazioni al manto stradale; i suoi frutti pesanti sono spesso causa di danni a cose e persone. Il pino è ospite di un insetto lepidottero, la processionaria del pino, le cui larve sono provviste di peli urticanti. Questi possono essere trasportati dal vento e depositati sulla pelle o essere respirati. Le reazioni infiammatorie possono essere anche gravi, soprattutto se sono colpiti soggetti particolarmente sensibili, come i bambini o gli animali da compagnia.