Nome comune |
Pino d'Aleppo
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Nome scientifico |
Pinus halepensis
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Altre specie |
P. sylvestris; P. radiata; P. pinaster; P. nigra; P. pinea; P. strobus;
P. brutia; P. cembra; P. laricio; P. mugo |
Famiglia |
Pinaceae
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Foto pianta |
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Descrizione |
Il genere Pinus comprende oltre 120 specie di alberi o arbusti
sempreverdi, rustici, eliofili, si adattano a vari terreni. Le foglie
aghiformi sono riuniti in gruppi di 2, 3 o 5 (raramente 1, 4 o più
aghi, a seconda della specie) che nelle piante adulte sono inserite su
corti rametti detti brachiblasti. Se ne conoscono numerose specie
presenti dai litorali marini fino all'alta montagna. Altre specie
ampiamente utilizzate come ornamentali sono: P. radiata, P. pinaster,
P. nigra, P. pinea., P. strobus. |
Fusto |
Contorto, spesso inclinato, molto ramificato, chioma lassa,
ombrelliforme; corteccia grigia o rosso-bruna, fessurata. |
Foglie |
Sempreverdi, aghiformi, riunite a due, di circa 6-15 cm, lineari, verde-chiaro.
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Fiori |
Infiorescenze unisessuali: i coni maschili sono ascellari, gialli o
rosati riuniti numerosi alla base dei nuovi getti; i femminili,
all'apice dei nuovi getti, rosa o porpora. |
Frutti |
Secchi (coni o pigne), solitari o a due, ovali di 5-10 cm su un corto peduncolo, liberano semi alati di 1,5-2 cm.
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Stagione fioritura |
Maggio; giugno
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Stagione frutti |
Primavera di due anni successivi
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Effetto avverso |
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Parte |
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Organo bersaglio |
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Modalità |
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Sintomi o Effetti |
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La
pianta, inizialmente adoperata come barriera frangivento lungo i
litorali, ha trovato un ampio impiego anche ai bordi dei viali e nei
giardini evidenziando, nel tempo, una serie di criticità per l'utilizzo
nell'ambiente cittadino. Il suo apparato radicale superficiale è spesso
causa di sradicamenti quando sottoposta a forte vento; le sue radici
creano alterazioni al manto stradale; i suoi frutti pesanti sono spesso
causa di danni a cose e persone. Il pino è ospite di un insetto
lepidottero, la processionaria del pino, le cui larve sono provviste di
peli urticanti. Questi possono essere trasportati dal vento e
depositati sulla pelle o essere respirati. Le reazioni infiammatorie
possono essere anche gravi, soprattutto se sono colpiti soggetti
particolarmente sensibili, come i bambini o gli animali da compagnia. |